sabato 16 aprile 2016

Le recensioni di Adriana Pasetto. La caduta di un uomo. Indagine sulla morte di Alan Turing.





Chi era Alan Turing? In pochi non sanno ancora che fu un matematico inglese, esperto anche di logica e crittografia; in pochi non sanno ancora che fu soprattutto grazie ad una sua invenzione che l'Inghilterra riuscì a contrastare l'avanzata dell'esercito di Hitler. Già, perché Turing inventò una macchina in grado di decriptare i messaggi tedeschi, e nessuno ne parlò fino agli anni Ottanta. Turing però era anche omosessuale e a quel tempo l'omosessualità era vista come una devianza e una perversione che portava dritti in carcere (Turing scelse invece di farsi somministrare ormoni femminili). In pratica senza Turing - ahhhh, il gender esisteva già - quasi tutti quelli che oggi, specialmente sui social network, si scagliano contro gli omosessuali e descrivono l'omosessualità come una pratica aberrante contro natura, non potrebbero usare i loro bellissimi computer per manifestare il loro disappunto. Come se poi a noi interessasse. Perché Turing era arrivato a capire che una macchina può pensare. Torniamo al libro però. L'autore, Lagercrantz, uno di quegli autori di cui si sbaglia sempre il cognome, è conosciuto per aver scritto il quarto libro di Millenium (S.Larsson), eppure in patria ha scritto anche molte biografie. Ed è bravo proprio in questo, ovvero nel documentarsi e scrivere biografie. Un po' meno nel romanzare una storia. Perché quest'opera, che ripercorre la vita di Turing a partire dal suo suicidio - insomma, ti chiudono in casa, ti sorvegliano e ti costringono a prendere ormoni femminili dopo che hai salvato le chiappe al tuo Paese - è molto interessante ma anche di difficile lettura, perdendosi tra teorie matematiche, logiche e toccando addirittura la fisica quantistica. Un libro che insegna qualcosa - voi lo conoscete il paradosso del mentitore? - e che può lasciare una punta di sdegno nelle nostre coscienze. In fondo, anche adesso, spesso si guarda più alla sessualità che all'intelligenza, all'orientamento sessuale più che alla bravura. Certo non capita spesso, e non si obbliga nessuno al carcere o alla castrazione chimica, però la discriminazione ancora esiste, basti pensare alle differenze ancora attuate in ambito lavorati tra uomini e donne. Turing, colui che salvò l'Inghilterra e forse non solo, era considerato un pericolo quando sarebbe bastato chiamarlo genio. Se vi interessa conoscere meglio la sua vita e il suo carattere (particolare sicuramente), non perdetevi questa opera ma siate pronti ad aprire la vostra mente a materie sconosciute (se come me non siete laureati in matematica o fisica, se due più due lo calcolate grazie alla calcolatrice e se nella logica vi perdete come in un bosco di notte). E guardatevi anche un bel film , tratto sempre da un libro, The imitation game. E attenti a non raccontare nulla di tutto questo ai vostri bambini, che il Gender vien di notte con le calze tutte rotte.

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